Vanno e vengono
spazzate dal vento forte e caldo.
Piove rosso,
viene dall'Africa,
e fischia forte,
ogni tubo è un organo a canne.
La casa trema e s'inarca,
il soffitto sta per crollare.
Un attimo fa ho avuto paura
che i capelli della signora
nella scatola dei biscotti
si scompigliassero.
Ho avuto il terrore
che il suo cappello volasse,
che foglie e rami dipinti
si piegassero al maestrale.
La mia paura poi
che dentro l'armadio
lenzuola e coperte mi guardassero
curiosi mentre mi impigiamavo,
anche quella è scomparsa,
insieme a quella
di vedere le mani magre ma umane
spuntare dal bordo del letto.
Stanotte dovrei,
ma non ho paura.
Sento il calore che arriva,
la primavera che apre le porte,
sento il piacere,
la vita che scorre.