jueves, 19 de septiembre de 2013

Pensa a chi sta peggio de te


Peggio de te ce sto io,
che te sto a sopportà.

“Ma smettila”, dici te.
E tutto se calma.

Semo psicopatici,
che ce voi fà.

La vita è una sola,
devemo campà.


dolcevita fellini

viernes, 13 de septiembre de 2013

Buon compleanno eh

Non è che non apprezzi
i vostri auguri di compleanno.
E' che ho cento notifiche su facebook,
cento calorosissimi "auguri" e "tanti auguri",
e poi son sola tutto il giorno.
Io li apprezzo i vostri auguri
ma andiamo a berci qualcosina.
Ho cucinato due torte,
di una ce n'è tre quarti,
e l'altra è ancora intera.
Alzate il deretano
da quella odiosa sedia.
Venite a salutarmi
che sarebbe già un regalo.


compleanno triste

sábado, 8 de junio de 2013

Te vojo bbene assaje

Caro ex fidanzato Che dopo due anni Mi hai reso il sacco a pelo, Ho avuto un moto di nostalgia Quando ho sentito Il tuo profumo Dentro la trama Della coperta. Ricordo di incensi E di saponi per armadi, Di ammorbidenti, Di capelli brizzolati. Ti ho chiamato, Sei stato disponibile E io ti ho amato ancora, Ma di un amore delicato Che tu puoi stare con chi vuoi Che non m'importa niente. Te vojo bbene, Te vojio bbene assaje.

viernes, 26 de abril de 2013

Romanticismo spicciolo (Eclissi di Luna)

gatto guarda la luna
Se l'eclissi di luna
significa assenza,
significa stare a guardare
il buio nel cielo
in attesa che il disco
bianco
candido
ricompaia ai miei occhi
come una macchia di latte,
allora eclissi
sono le tante assenze
che mi costellano il cielo.

Sono le ombre
che mi ricoprono,
piene di nuvole,
la vita di paese.


Sono le attese

di schiarite.

Di ritorni di luce.
Di mancati ritorni.
E poi stanotte piove.

viernes, 5 de abril de 2013

Ci conoscevamo da un mese


Ero uno zombie,
la città mi stava stretta.

Poi un giorno
un piccione viaggiatore
mi ha portato un regalino.

Ah, l'amore.

Eri bella,
mi dicevi che
non stavi con un uomo
da una vita.
Che non sapevi più
da dove cominciare.

Che tenera,
che bella,
questa piccola fanciulla.
A trent'anni
eri tornata verginella.

Mi hai chiesto
di non parlare
con le donne.

Mi hai chiesto
un messaggio
ogni mezz'ora.

Mi hai chiesto
di toccarti con le pinze.

Io ingenuo continuavo
questa storia
già malsana.

E poi
in un giorno quasi estivo,
(leggi titolo poesia)
mi hai chiesto
di scegliere
tra te e il lavoro.

Mi hai etichettato
come un egoista.

Ho immaginato la mia vita:
piena di divieti e negazioni.

Lì, preso le mie scarpine
son scappato lontano.
Ho lanciato il cellulare
giù da una scarpata.

Non cedo a nessuno dei tuoi ricatti,
avrai pure gli occhi belli,
ma m'hai rotto
li coglioni.

Se sei depressa ammazzati pure,
sempre in senso figurato eh,
ma non ammazzare me,
che ci sono andato già vicino.

(poesia scritta per un amico che s'è rotto "li coglioni")

miércoles, 6 de marzo de 2013

Stanotte il vento mi ha portato delle paure leggere.


Vanno e vengono
spazzate dal vento forte e caldo.
Piove rosso,
viene dall'Africa,
e fischia forte,
ogni tubo è un organo a canne.
La casa trema e s'inarca, 
il soffitto sta per crollare. 
Un attimo fa ho avuto paura
che i capelli della signora
nella scatola dei biscotti 
si scompigliassero.
Ho avuto il terrore
che il suo cappello volasse,
che foglie e rami dipinti
si piegassero al maestrale.
La mia paura poi 
che dentro l'armadio 
lenzuola e coperte mi guardassero
curiosi mentre mi impigiamavo,
anche quella è scomparsa,
insieme a quella 
di vedere le mani magre ma umane 
spuntare dal bordo del letto.
Stanotte dovrei, 
ma non ho paura. 
Sento il calore che arriva,
la primavera che apre le porte, 
sento il piacere, 
la vita che scorre.


miércoles, 27 de febrero de 2013

E se ti chiamo amore tu non ridere


(secondo titolo: è fondamentale l’adorazione
tra due persone che stanno insieme.)


Ma non ridere proprio.
Perché mi fai girare il cazzo.

Ti guardo con gli occhi sognanti
e tu mi prendi in giro,
mi sbottono un attimino,
ti parlo sottovoce,
e tu mi guardi dall’alto in basso.

Ma che ci fai con me
se non mi ami,
ma che ci esci a fare
con una come me,
con una romanticona
che starebbe occhi negli occhi
con il suo prescelto
a guardarlo bene bene
un’ora o tre
a capire le pagliuzze,
il colore dei tuoi occhi.

Stai in casa
e non scassarmi la minchia
se esci con me
per non adorarmi.



martes, 26 de febrero de 2013

La ragazza dagli occhi di bambola e l'uomo dal cuore di specchi


maschere di carnevaleUn giorno di carnevale 
dell’anno passato
un ragazzo e una ragazza
ebbero la fortuna
e l’immenso piacere
momentaneo
di conoscersi.

Lei, gli occhi da bambola.
Lui, l’uomo di specchi.

Insieme sfilarono
nella sfilata del carnevale passato
e così continuarono,
per un anno intero.

Lui, coi raggi di luce
che gli sfioravano il viso
li rifletteva tutti
in un sistema di specchi
che convogliava
il sole al suo interno.
Lei, gli occhi aperti
in uno sguardo
un po’ bello
e un po’ assassino
non voleva vedere
quello che l’uomo di specchi
non le voleva mostrare.

Non si chiedeva
che cosa ci fosse
dietro tutto il mistero
pensava che lui
fosse tutelato
dalla legge sulla privacy,
perché spesso
quando lei chiedeva
-ma questo succedeva
solo in un primo tempo-
non riceveva risposta soddisfacente,
solo un cambio di discorso.

Lei, con gli occhi ben aperti
o per lo stupore
o per quel trucco perenne
non capiva il suo comportamento
come una bambola
col suo piccolo proprietario.

Sta ferma e guarda,
gli occhi ben aperti
l’uomo di specchi,
sempre lì che riflette
i raggi di sole
soltanto al suo interno,
niente esce fuori
dal suo piccolo cervello.

E così quell’anno appena passato
con le loro maschere addosso
senza un’evoluzione
nel loro rapporto
nella vera vera realtà,
-ma entrambi lo sapevano nel profondo-
era soltanto un misero,
infimo inganno.

lunes, 25 de febrero de 2013

jueves, 21 de febrero de 2013

Ma fattela una foto ogni tanto

No dico,
ma fattela una foto ogni tanto.

Visto che ora la tua vita si è trasformata
visto che sei felice
ed esci con i tuoi nuovi amici
tutti simpatici
tutti a ottantaquattro denti,
perché non ti fai una foto?

Una serata quanto varrà?
Almeno duecento mega sul pc,
una raffica di notifiche
sui social network,
tutti i tuoi sorrisi
sugli schermi della gente.

E sul mio schermo,
destabilizzi il mio quieto vivere.

Ti invidio,
estate autunno primavera inverno.

Ti invidio
che ti puoi permettere
di spendere un miliardo
in uscite al pub.

Invidio la tua socievolezza,
la tua voglia di fare,
continuare a costruire.

Lo ammetto,
è solo invidia.

Non è che c’è uno spazietto?

foto gruppo

martes, 19 de febrero de 2013

Ma quanto fa figo farsi le foto con la sigaretta in bocca

Avevo 15 anni forse,
o forse meno
e pensavo fosse da gran fighi,
che fosse da ribelli
da pensierosi
o da modelli
farsi quelle belle foto,
edward mani di forbiceun po’ di cenere cadente
e tra le labbra una sigaretta quasi accesa
o quasi spenta.
Fa molto “divo”,
sì, ricorda il cinema,
come dici tu
c’era pure marlon brando
che se ne accendeva
una e poi un’altra.
E poi fa figo
vedere uno di quei vecchi film
e pigliare l’accendino
e darsi fuoco insieme a lui.
Ma poi mi vedo jhonny depp
che se fumasse lui
ma anche se stesse fermo
o sulla tazza del cesso,
io con o senza sigaretta
io soltanto lo guarderei
mio jhonny
sei bello come non mai
e a ventott’anni pensare  ad una star del cinema
lo so che non è da sani di mente
ma che ci posso fare.
io quella prima volta in cui ti ho visto non l’ho dimenticata
Edward, le tue mani di forbice non potevano reggere nessuna sigaretta,
eppure quanto eri strafigo,
e quanto lo sei ancora.
Tanto che mi hai fatto divagare.
Dicevo che fumare
è un’attività che si fa
ma questa cosa delle foto,
attaccati al muro a farsi un tiro
e sputare fumo pensierosi,
un click e poi un altro
a me fa un po’ di pena
poi vedete voi.
Non ci vedo nulla di speciale.

lunes, 18 de febrero de 2013

Ho letto i tuoi pensieri

felicità No, non ho letto "nei" tuoi pensieri,
ho proprio letto i tuoi pensieri.
Quello che hai pubblicamente scritto.
Pensieri belli
originali
profondi ma leggeri
e lì ti ho invidiato,
riesci a parlare così bene
e non ti preoccupi di chi ti ascolta.
Io invece sono tutto il contrario
scrivo e ho paura di chi verrà a trovarmi
e quando parlo sbaglio apposta
sbaglio per confonderti
ma poi finisco per confondermi pure io
e non so più chi sono
e non so più che penso
e mi dimentico che non è tutto così complicato.

jueves, 24 de enero de 2013

mi sono incantata a guardare unomattina


oggi mi son svegliata presto,
ho messo la tazza d’acqua nel microonde
e si è accesa la tv.
io guardavo e bevevo the,
un morso al pane e nutella di quando in quando.
Mi sono accorta che a partire da quel momento
è passata un’ora intera.
un’ora a guardare occhio alla spesa,
un’ora a consigliarmi prosciutto cotto
e cordon bleu, come spendere
sprecare tempoe come mangiare.
Non volevo sprecare un’ora,
volevo solo bere un the,
una colazione veloce
e subito a lavorare.
Invece oltre a questo
mi son messa a scrivere
del tempo che ho perso
e continuo a perder tempo
adesso
e ancora adesso
e adesso.
adesso.

viernes, 18 de enero de 2013

non siamo così seri per favore


troppa serietà al mondo
Non siamo così seri.

Per favore.


Tutto quest'ingessamento, 

sti sorrisi soffocati, 
strette di mano e darsi del lei.

Sono convinta che 
se tutto il mondo si prendesse meno sul serio
ci sarebbero molte meno guerre
e il pil che sale, 
lo spread che scende,
farsi male e bestemmiare.

È solo un ginocchio sbucciato, 
anche il dolore è serio serio,
tu invece cadi e ridi
perché sei distratto,
un bernoccolo in testa è una gioia quasi. 
Quanto sei bello.

Cento bernoccoli darei 
-per far diventare una bellezza di persona-
a chi mi da del lei
a chi non mi vuole bene
a chi ammazza il pianeta d'inquinamento
a chi guadagna i miliardi e si prende così sul serio.

Cento bernoccoli darei 
a chi insegna serietà.
A chi mi viene a dire 
che per lavorare
ho bisogno di esperienza.
E poi l'esperienza
a me pare soltanto
una scuola di serietà
e di compostezza.
Ed io la serietà non la gradisco.

Non so se si era capito.

jueves, 17 de enero de 2013

le storie d'amore insulse


auto d'epoca

Sono quelle che al risveglio
pensi a lui con un insulto.
Quelle che sai
che non ti porteranno
da nessuna parte.
Quelle che non fanno
nemmeno un progetto.
Due persone annoiate
che si incontrano per caso,
passione a zero,
compatibilità a zero,
parole al vento.
Una storia che di avvincente
ha solo il finale,
la liberazione.

martes, 15 de enero de 2013

a te che hai deciso di andartene


suicidioHo pensato a te,
notti insonni,
a immaginare
una macchina a bordo strada
nascosta da occhi indiscreti,
a te che dormivi
al tuo coraggio
alla tua vita,
perché vita era,
e a chi è rimasto.

Il singhiozzo nel pensarti
è immedesimazione,
il pensiero che
in un giorno di disperazione,
una bugia,
e puf,
una vita finita.

Non eri tu a dire quella preghiera?
Non pregavi per te?
Chi allora pregava per te?
Chi ti ascoltava?
Chi provava a consolarti?
E tu chiuso,
nella nebbia dei pensieri,
anestetizzato e deluso
da una vita che non sapevi
dove e come indirizzare.

Sei scappato lasciando a tutti
istruzioni su come continuare 
a vivere una vita senza te.
Ma non è lo stesso.
La tua risata, Diego.
La tua risata contagiosa,
chi ce la rende?

domingo, 13 de enero de 2013

scappare da una macchina in corsa


Ieri notte
siamo usciti.
D’un tratto
mi son sentita strana.
bambini
Ho aperto
lo sportello dal mio lato
e son scappata.
Ho corso un po’,
poi mi hai ripescato.
Mi hai preso,
mi hai rassicurato.
Son tornata da te,
una bambina.
Ero piccola,
abbiamo giocato
ancora una volta,
senza più parlare
di quando son scappata
da te
e da tutte le mie paure.

jueves, 10 de enero de 2013

ragazzo che mi ascolti volentieri


palloncini cuore



Ragazzo che mi ascolti volentieri,
non riesco a leggere nei tuoi pensieri.
La rima non la volevo fare
ma è capitata,
mi è sfuggita.

miércoles, 9 de enero de 2013

canzonetta ripetitiva


amore virtualeRipenso a come ho fatto
a mollare tutto
per un ragazzo
conosciuto un giorno
sul bus di ritorno.
Mi chiedo come ho fatto
a mandare a cagare il mondo
per una persona
che non so manco chi è.
Non so più perché
ho mandato alle rose il mio amore
per un’idea romantica
per una strada,
per un punto di domanda.
Non so chi sei
tu che mi guardi romantico,
non so chi sei
tu che mi baci in chat.
E ho nostalgia
di quelle risate in due
di quegli sguardi,
di chi si vuol bene,
di chi si basta,
di chi si appartiene.
Ho nostalgia
di quelle risate in due
di quegli sguardi,
di chi si vuol bene,
di chi si basta,
di chi si appartiene.
Ho nostalgia
di quelle risate in due
di quegli sguardi,
di chi si vuol bene,
di chi si basta,
di chi si appartiene…

martes, 8 de enero de 2013

mi hai preso


E pensare
che
mi hai preso,
giusto in tempo
mentre mi sporgevo,
gatto tristementre stavo per volare
in quel baratro gelato,
dall'altra parte della vita.            
Mi hai afferrato
giusto in tempo
per i capelli,
per quella massa riccia,
rossa
che ora
senza parole,
sdraiati sul letto,
accarezzi con amore,
dall'altro lato della notte.

miércoles, 2 de enero de 2013

una vita decente


Non ho intenzione
Di trovarmi un lavoro
Per sfruttare altre persone
Che da me dovranno comprare
Quello che non gli è necessario
in gabbia
Quello che io gli farò credere
Di necessitare.
Non ho intenzione
Di trovarmi un lavoro
Per far credere alla gente
Che da me avranno amicizia
Quella che non gli è necessaria
Quella che io gli farò creder
Di desiderare.
Non ho intenzione
Di crearmi un lavoro
Per ficcare nella testa della gente
Quella malsana idea
di poter essere qualcuno.
Quella merdosa idea
Di avere una vita decente.
Una vita decente.

Divinidad lechuga

Mi querida mizuna Diosa de todas las lechugas Haz que brote la espinaca Que la rúcula tarde en florecer Y que pueda disfrutar a diario De to...